Rocchetta Stazione… la Bologna del sud e il rilancio con le ferrovie turistiche
Un turismo sostenibile passa soprattutto dalla mobilità dolce. Binari, sentieri e piste ciclabili sono la scommessa del domani. In quest’ottica si pone la nuova stagione di rilancio della stazione ferroviaria Rocchetta Sant’Antonio – Lacedonia, posta a circa 10 chilometri dal centro abitato di Rocchetta. Un luogo affascinate che riesce a mescolare archeologia industriale con natura sconfinata. A pochi metri dall’argine del fiume Ofanto, Rocchetta Scalo è sicuramente un Villa io ferroviario da visitare. Un tempo contava poco più di 700 abitanti con due ristoranti, ufficio postale, hotel, cinema, teatro, scuole e anche una piccola chiesa dove era venerata la sacra effige di Sant’Antonio da Padova, chiamata dagli abitanti Sant’Antonio 13 grazie. Lo spopolamento delle aree interne ha portato negli ultimi 30 anni ad un cambio radicale di Rocchetta Scalo. Oggi quello che un giorno era vita pura con decine di corse quotidiane e servizi resta un piccolo villaggio fantasma che però conserva il fascino e la bellezza di sempre. Il sito ha origini arcaiche. Dove ora sorge la stazione ferroviaria, in epoca romana, vi era un porto fluviale con annesso villaggio. Il culto per la dea Venere ha lasciato nel tempo il toponimo all’imponente ponte romano sull’Ofanto. Anche la stazione ferroviaria nell’anno di edificazione prese il nome di Santa Venere. Da porto fluviale del passato ad importante scalo ferroviario del presente. Difatti, Rocchetta Scalo è considerata la Bologna del sud per via degli importanti snodi che collegano l’Adriatico al Tirreno, fino ad arrivare allo Jonio. Da qui partono e muoiono due tratte importanti la Rocchetta Sant’Antonio – Avellino che poi prosegue verso Napoli e la Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle, porta ferroviaria per Matera e direttrice che si collega a Barletta e Taranto. Inoltre la particolare posizione diventa anche punto di collegamento per la Puglia e la Lucania. Da qui si muove il Foggia – Potenza. Rocchetta Scalo quindi è incontro di binari ma anche di saperi e sapori di tre regioni, tre province trasformandosi in un meltipot di tradizioni e costumi. Difatti proprio a ridosso dello scalo vi sono i confini fisici tra Puglia, Basilicata e Campania, con le tre cittadine Rocchetta, Lacedonia (Av) e Melfi (Pz). La stazione è inoltre stato set cinematografico del film Ultima Fermta, dedicato proprio alla tratta Rocchetta Sant’Antonio – Avellino.
Il rilancio dello scalo passa soprattutto per i treni turistici. Da qualche anno è presente sulla tratta Rocchetta Sant’Antonio – Avellino un treno d’epoca che ripercorre i luoghi leggendari e i paesaggi spettacolari intersecando il sinuoso scorrere del fiume Ofanto. Il treno turistico è organizzato attraverso un calendario di eventi, programmato anno per anno, consultabile sul portale di Fondazione FS. Sull’altro fronte, ossia l’appulo-lucano e quindi sulla tratta per Gioia del Colle è in previsione un analogo progetto di conversione della strada ferrara in ferrovia turistica.
La visita guidata
Rocchetta Turismo propone una visita guidata allo scalo con percorso dedicato all’archeologia industriale, tra ponte girevole, officina ferroviaria, villaggio dei ferrovieri. Inoltre momenti interattivi con visione del trailer del Film Ultima Fermata e di filmati dedicati alla tratta ferroviaria, nella sala d’aspetto della stazione, trasformata in piccolo cinema. La visita si sposta poi sulle sponde del fiume Ofanto per poter godere delle peculiarità ambientali e paesaggistiche anche grazie alla torre d’avvistamento (link) del Parco dell’Ofanto.
Su richiesta è possibile godere di un aperitivo degustazione di prodotti tipici all’interno dei locali del vecchio bar della stazione.
Info 3381521817